Oggi è il 2 Luglio. Fra un mese esatto la data presunta del parto. Che poi, quanti sono i casi in cui questa data sia stata effettivamente quella del parto? 1 su 10 milioni?
Ad ogni modo, io sono entrata nel nono mese. Ce l'abbiamo fatta! Il bollettino ANSIA (grazie Alicia per questo suggerimento) dice:
+22 kg, niente disturbi intestinali (vedi anche stitichezza o il suo contrario), niente nausee dopo il primo mese, niente capogiri, esami del sangue perfetti, urinocolture varie negative, immune alla toxoplasmosi, gonfiori nella norma e localizzati principalmente in prossimità degli arti inferiori (vedi caviglie) e viso, insonnia il sesto e settimo mese, energie ai massimi livelli nel sesto e settimo mese, sonno epocale ottavo e nono mese. Nessuna smagliatura VISIBILE sull'addome né sul seno. Presunte smagliature sul popò, ma tanto quelle c'erano già.
L'ultima ecografia effettuata il 29 giugno alla 36esima settimana ha rivelato che Delia è lunga 44,56 cm, pesa 2,9 approssimativamente e il diametro della sua testina, già in posizione, è di 9,4 cm.
La ginecologa mi ha detto con tutta la nonchalence di questo mondo che, visto lo spazio che ha per muoversi, non vi sono motivi per i quali dovrebbe voler uscire prima. Ok, quindi ormai sono entrata nell'ottica del "mi tocca aspettare, c'è poco da fare!".
Dal lato puramente psico-fisico, sono amorfa. Un vegetale. Dormirei dalla mattina alla sera e ho una voglia irrefrenabile di arrivare al grande giorno. Faccio lunghe passeggiate (tipo 200 metri) e ho la vescica piena. Di che cosa poi non l'ho ancora capito, visto che non bevo per evitare questo disagio che puntualmente viene a farmi visita. Allora scappo a casa, faccio due goccioline e affronto la scelta più difficile del mondo: riposare sul letto o sul divano?
La ginecologa mi ha detto con tutta la nonchalence di questo mondo che, visto lo spazio che ha per muoversi, non vi sono motivi per i quali dovrebbe voler uscire prima. Ok, quindi ormai sono entrata nell'ottica del "mi tocca aspettare, c'è poco da fare!".
Dal lato puramente psico-fisico, sono amorfa. Un vegetale. Dormirei dalla mattina alla sera e ho una voglia irrefrenabile di arrivare al grande giorno. Faccio lunghe passeggiate (tipo 200 metri) e ho la vescica piena. Di che cosa poi non l'ho ancora capito, visto che non bevo per evitare questo disagio che puntualmente viene a farmi visita. Allora scappo a casa, faccio due goccioline e affronto la scelta più difficile del mondo: riposare sul letto o sul divano?
Poi succede che mentre passeggio in questa meravigliosa pineta, vedo passare una mamma con la carrozzina, una bimba di pochi mesi che se la dorme e io sogno, sogno e sogno. E mi manca il mio amore con cui vorrei condividere questi ultimi istanti che mi separano dal diventare una MAMMA.
MAMMA...e chi l'avrebbe mai detto? E chi ci crede ancora? E chi si rende conto di come e quanto cambierà la mia vita?
Mi guardo la pancia mentre lei si muove ed il suo movimento è sempre più visibile dall'esterno, anche agli occhi di chi non la guarda di proposito, e ammetto che non è sempre piacevole quando la pelle tira e lei ti infila le ditine nella vescica o punta i piedini nelle tue costole. Tutte dicono che mi mancherà questa sensazione, io dico invece che mi mancherà l'idea di averla sempre con me, di questo legame così unico e speciale, che rende onore alla perfezione della natura. Ma la gioia di averla fra le mie braccia, di vederla dormire sul petto del suo papà, di immaginarci sotto ad una quercia ai giardini Margherita di una Bologna fortunatamente desolata mentre io e lui facciamo un pic-nic agostino e la bambina se la dorme con i pugnetti chiusi e un sorriso felice e sdentato, questa gioia non ancora vissuta ed in procinto di essere assaporata, fa esplodere il cuore dall'impazienza.
Un mese. Cosa vuoi che sia un mese rispetto ai 3 anni di ricerca? Un mese rispetto ad una vita a non desiderare altro che la possibilità di crearti una famiglia, quella che hai sempre sognato di avere per compensare i fallimenti dei tuoi genitori? Fallimenti involontari ed inevitabili, ma sempre fallimenti. Di quelli che guardi le (poche) famiglie unite dei tuoi compagni di scuola e ti chiedi "perché la mia non è così?".
Io e mio marito veniamo dalla stessa identica situazione famigliare (disastrosa). Quando litighiamo ci vengono in mente i pessimi esempi dei nostri genitori e riflettiamo, ci fermiamo a discuterne in modo più sereno e riprendiamo ad amarci più di prima.
Essere coppia non è semplice, fare i genitori ancor di meno. Ma se di base il sentimento è barcollante, il lavoro del genirtore diventa più difficile e viene innescata una reazione a catena che vede un forte disequilibrio nei figli e una grande fragilità nella loro personalità. In poche parole chi cresce con genitori che non hanno un buon rapporto, cresce pieno di insicurezze.
Un mese ancora e potrò regalare a mia figlia un'esistenza fatta di serenità e amore famigliare.
31 giorni.
E con lei, ri-nasceremo noi due.
3 commenti:
Sara' splendido!!! Sei splendida!
Grazie Rika!!!! e sono molto contenta di avere un'appassionata di cavalli come mia lettrice!!!! ;)
Che bello leggerti, rivivo le stesse emozioni che ho provato due anni fa!!!
Riguardo la data, Valentina ha sbagliato di un solo giorno, è stata abbastanza puntuale!
La pancia ti mancherà moltissimo, soprattutto perchè adesso è costantemente soddisfatta nei suoi bisogni, dopo quando non lo sarà te lo comunicherà urlando, giorno e notte ;o)
I Giardini Margherita... si si, uscite il più possibile, sono quelle le occasioni in cui i bimbi stanno buoni e tranquilli.
Dai che ci sei!!!!!!
Goditi più che puoi questo ultimo mese, uscite la sera, divertitevi il più possibile!
Un bacione grande,
Rossella
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