mercoledì 18 maggio 2011

Mi mancherà.....


Una cosa è certa: mi mancheranno questi calcetti sulla bocca dello stomaco. Che poi penserò di sentirli ma sarà altro. Diciamo che i miei trascorsi da gastroenteritica e migliore amica della colite mi avevano preparata a questi movimenti, ma posare la mano sulla pancia e sentire la tua testolina (o il tuo piede? o la tua gamba?) non ha eguali.

questione di dettagli

Sì, lo so. Mi perdo in piccole cose, piccolezze a piccole dosi. Ma i dettagli sono importanti, ecco. La cameretta era sì perfetta ma qualcosa stonava senz'altro perché nel guardare quelle foto scattate, la mia espressione da così :-) si ritrovava così :-\

Poi ho capito. "Quelle mensole vanno sistemate". 
Ultimo giro da Ikea, Lunedì mattina alle ore 10.00 sono la prima ad entrare nel paradiso delle similarredatrici fai-da-te.

Sono uscita con 30 euro in meno nel portafogli ma ora, entro nel piccolo angolo di paradiso floreale e rimango così :_D  (sì è una lacrima di gioia, grazie ormoni della gravidanza che fate impazzire le mie ghiandole lacrimali)


martedì 17 maggio 2011

Una giornata follemente "linguistica"

Terminata la decorazione della cameretta (ho apportato qualche modifica che vi mostrerò poi), terminata la fase lava e stira di TUTTO ciò che entrerà in contatto con mia figlia, non mi rimane che la valigia per il parto.... ALT! Datti un freno, per carità! OK che non siamo scaramantiche, ok che a Giugno te ne starai a sguazzare al mare e non avrai tempo...ma per favore
fai    una    pausa.
Dopo aver dato ascolto al mio grillo parlante e aver deciso che per la valigia aspetterò di entrare nella trentesima settimana (dopo essermi quantomeno procurata la lista messa a disposizione - si spera - dall'ospedale), ho deciso di cercarmi un'altra occupazione. E quindi ieri sera, proprio mentre stavo per tirar fuori le foto del viaggio di nozze fatto nel lontano 2006 e l'album ancora confezionato, pronta ad una sessione sfrenata di assemblaggio parti in causa.....ecco che squilla il cellulare. Finalmente qualcuno si è accorto dei miei annunci sparsi nella zona, e finalmente qualche povero studente ha bisogno delle mie ripetizioni. Decidiamo di vederci oggi, io, la mamma e la bimba. Alle 15.00 arrivano, la mamma avrà avuto pressoché la mia età, una bella ragazza giovane, alla mano e con una vita vissuta non sempre nell'ovatta...la bambina, Giada, sta per finire la prima media ma un anno fa le è stata diagnosticata una forma di leucemia e ha saltato praticamente tutto l'anno scolastico, ragione per la quale quest'anno si è trovata indietro con molte materie e rischia la bocciatura (CHE SE LA BOCCIANO SONO DEI FIGLI DI PUTTANA). Siamo state a parlare e a conoscerci per un paio d'ore, la bambina è in gamba, ha anche un'ottima pronuncia in entrambe le lingue e la nostra sfida sarà quella di farla passare dalla media di 4.5 ad un bel 8! cazzo sì, ce la devo fare!  Ormai per quest'anno è andata, le lezioni che le darò da qui a quando partorirò avranno l'unico scopo di rispolverare le sue conoscenze, capire quali sono le sue lacune e trovare la metodologia giusta. E quindi care amiche, il mercoledì le darò ripetizioni di francese, e il martedì di inglese. Da domani si inizia e sono emozionata e nervosa allo stesso tempo. Di sicuro Delia imparerà la grammatica già prima che nasca!!

Poi.
Siccome, come scritto nel titolo, questa giornata è stata follemente dedicata alle lingue straniere, ho avuto la brillante idea (e non lo dico con ironia) di aggiungere i sottotitoli in lingua italiana ad un video che scoprii qualche giorno fa su internet e che mi colpii a tal punto di volerlo condividere con tutte le mamme e future mamme. Aimé essendo in lingua inglese, non tutte sarebbero state in grado di coglierne il significato e quindi......quindi grazie alla capacità innata in ogni donna di essere testarda, di incaponirsi e di voler portare a termine un'impresa una volta che questa si è ficcata nella sua bionda/mora/castana/rossa testolina, sono riuscita a trovare il modo di aggiungere i sottotitoli al video in questione. E ora, care amiche, questo è un omaggio per voi (istruzioni per l'uso: visualizzare il video su youtube e spingere su cc in basso a destra, selezionando quindi subtitles : italiano),




ah. dimenticavo. oggi la mia gravidanza compie 29 settimane. E ho da poco iniziato a russare, rendendo difficile il sonno al maritino. Dio esiste.

domenica 15 maggio 2011

Il giardino incantato di little D.


























Credits:

adesivi muro: GIARDINO INCANTATO acquistati QUI
adesivi armadio arancione: TUTTO A 99 CENTS.
tende, panca/cassettone, sedia per poppata  e tessuto per sedia, fasciatoio con accessori, abat-jour da muro, zanzariera, peluches vari, porta-prodotti bambino da muro arancione, mini-cesto vimini quadrato bianco, contenitore di stoffa biancheria sporca:  IKEA
tappetino arancione: LEROY MERLIN
fiocco di nascita: acquistato QUI



sabato 14 maggio 2011

My baby crazy clothes

Ieri ho finalmente finalizzato il capitolo lavaggio e stiro degli indumenti della bambina. Gli ormoni della gravidanza mi stanno dando alla testa: io che prendo in mano un ferro da stiro con 30 gradi è un miracolo bello e buono.
Ho riposto tutti i body e pagliaccetti nei cassetti, i vestitini nel suo armadio. La cassettiera mi è stata regalata di seconda mano da mio zio ed è la classica cassettiera ikea impersonale e dal colore insignificante. Ho deciso di personalizzarla e renderla più vivace, attaccandovi sulla parte piana, la carta da rivestimento per mobili. Ne ho scelta una bianca con fantasia di farfalle, la stessa che ho poi utilizzato per rivestire l'interno dei cassetti. Ho invece optato per una carta gialla "effetto marmo" per rivestire e quindi ravvivare il fondo dell'armadione dove ho creato lo spazio per i suoi vestitini.   Ho inoltre comprato una cassettiera di plastica da LeRoy Merlin da incorporare nell'armadio in modo da usarla sia per gli indumenti utilizzabili dopo i sei mesi, sia per le lenzuoline del lettino. 

Ho altresì provato ad iniziare ad incollare gli adesivi ai muri ma con mia infinita delusione ho scoperto che quelli comprati in centro a Bologna non si attaccano se le pareti non sono del tutto lisce. Quelli del giardino incantato invece pare che si attacchino, ma lo faremo oggi, una volta ultimata la fase decorazione cameretta.
Non avendo assolutamente intenzione di buttar via quei favolosi sticker che ritraggono due cerbiattini (acquistati, tengo a ricordarlo, in uno dei negozi TUTTO A 99 CENTESIMI), ho trovato una soluzione: attaccarli su un'anta dell'armadio, più esattamente sull'anta dove vi sono i vestiti della nostra principessa...
Dulcis in fundo mi è arrivato il fiocco, con mia sorpresa molto grande (25X45) ma estremamente semplice e fine.





martedì 10 maggio 2011

28 folli settimane

e le festeggiamo così:

 una coccola felina.

 una dopo-doccia cremoso.


 la prima lavatrice per lei.

il nostro contatto.

lunedì 9 maggio 2011

Follie dal web

Ogni tanto maledico la tecnologia, perché ci porta via tanto tempo a cazzeggiare su facebook, perché non trovi subito i documenti che cerchi e hai nostalgia del vecchio rullino. Perché la tua mano si è disabituata alla scrittura e la tua calligrafia assomiglia sempre di più ad un elettrocardiogramma.
Eppure.
Eppure da quando esiste internet, vi ho potuto fare i migliori acquisti di tutti i tempi. Certo, una buona dose di fortuna mi ha accompagnata fin qui illesa da qualsiasi tipo di fregatura virtuale. O forse sono semplicemente in grado di prendere le misure di sicurezza necessarie chiamate carta ricaricabile e fiuto per il venditore fake. 
Ad ogni modo, poiché assolutamente contrari a qualsiasi forma di consumismo senza però rinunciare all'estetica associata alla funzionalità degli acquisti, io e mio marito abbiamo deciso di comprare una culla di seconda mano. Leggendo quà e là infatti, abbiamo dedotto che questo oggetto (indispensabile nel nostro caso poiché la nostra camera da letto si trova al piano superiore e trasportarvi la navicella del TRIO usando la scala a chiocciola angusta e difficile, non ci sembrava molto comodo) ha un'utilità di una durata media di 4 mesi. I prezzi delle culle nuove, anche solo sotto forma di cesto di corda con le maniglie, ci sembravano spropositati e abbiamo quindi iniziato la nostra ricerca su internet.
Il sito migliore per gli acquisti online che ti permette di incontrare il venditore e controllare quindi la merce è www.subito.it.
Ho selezionato la mia regione, specificato la città, inserito la parola chiave di ricerca "culla" e come per magia eccola. 50 euro. Usata pochissime volte e comprendente di corredino apposito e materassino.
Chiamo, ci mettiamo d'accordo e domenica mattina siamo da questa ragazza giovane e molto disponibile.
Parliamo un pò, ci offre da bere e mi porta in camera da letto a vedere l'oggetto del mio desiderio.
Mi dice che compreso nel prezzo vi è anche il poggia culla e che poiché al telefono le avevo detto che la mia bambina nasce in agosto, mi ha preparato una sacca rosa con i vestitini e i primissimi body della sua prima figlia nata a Giugno. Io non so cosa rispondere, la ringrazio infinitamente, chiedendole se è proprio sicura di non volerli tenere o dare a persone a lei più vicine.Mi risponde che la gente è restia nell'accettare abbigliamento per bambini di seconda mano. A questo punto tiro fuori il portafogli e le chiedo se sono sempre 50 euro. lei mi dice che a dire il vero sul sito ha scritto TRATTABILI e me ne chiede 45. Io e rispondo che non ci penso nemmeno e le allungo 50. 
Ora, si dice che il karma delle persone altruiste spesso attirino altre persone altruiste, ma dalla teoria alla pratica vi è quell'incredulità e scetticismo che sfociano in un "ho avuto un gran culo".





mercoledì 4 maggio 2011

Di passioni indelebili

Oltre alla mia passione per la musica soul e per la mia futura attività di madre, ve ne sono altre tre che non posso non inserire in questo mio diario di bordo: i tatuaggi, i gatti e la cucina.

Il mio primo tatuaggio lo feci nel lontano 1997, quando ancora l'arte del tattoo non si era trasformata in una moda ma rappresentava piuttosto un simbolo personale da incidere sulla pelle. Era una rosellina sulla spalla destra. Ricordo come se fosse ieri che prima di svelarla a mia madre ci misi una settimana, spaventata a morte della sua reazione perbenista. Stranamente, sembrò apprezzarla, forse per i colori pallidi che la rendevano elegante e per la  misura molto contenuta che mi permetteva di nasconderla facilmente. Quella rosa simboleggiava la mia maggiore età, l'aver preso il diploma, l'aver finalmente lasciato casa per condurre la vita da universitaria. 
6 anni dopo feci il mio secondo tatuaggio. Mi ero laureata a Marzo del 2003 e in Agosto mi trasferii a Fuerteventura (Isole Canarie) per gestire un internet café. Lasciai alle spalle la mia vecchia vita fatta di stress, studio, esperienze sentimentali cariate da dolori e insoddisfazioni, e ricominciai un secondo capitolo della mia vita da adulta. Fu in quell'occasione, che tatuai sul piede destro un colibrì in segno di libertà assoluta. Quell'isola fu in grado di rigenerarmi nello spirito e nel corpo. Arrivai lì che ero un ammasso lardoso dal colore grigiastro e dalla testa pesante. Dopo pochi mesi ero una gnocca paurosa, atletica e piena di vita.
3 anni dopo mi ritrovavo davanti all'altare con l'uomo della mia vita, non più a Fuerteventura ma a Bologna, città nella quale ero scappata dopo essermi ripresa da una brutta storia sentimentale che da Fuerteventura mi portò fino in Irlanda (e io che mi pensavo libera). Nel ricominciare una nuova vita, decisi di tatuarmi l'iniziale del nome di mio fratello, unico uomo prima di mio marito, ad avermi aiutata nei momenti più difficili. La "D" mi fu incisa sul lato destro del fianco, insieme a due fiori di loto, simbolo della creazione, del passato, del presente e del futuro. Ora che ci penso è anche la D della mia Delia. Niente succede mai per caso.
Passati altri 3 anni, decido di realizzare uno dei sogni della mia vita e di buttarmi nella creazione di un album. Il percorso creativo è stato lungo e faticoso ma volevo ricordarlo tatuandomi un albero di ciliegio, simbolo della beatitudine che ha ispirato letterati, musicisti e pittori fin dall'antichità. Per chi non l'avesse ancora capito, amo la cultura orientale. Questo tatuaggio è il più grande nonché significativo che abbia fatto finora. Inutile descrivere l'indignazione di mia madre quando mi ha visto la scapola destra completamente ricoperta da nuvole, fiori volanti, rami impazziti...ma questa sono io e faccio sempre di testa mia.

Il mio gatto. Beh, non giriamoci troppo attorno, non riuscendo a rimanere incinta ho voluto colmare questa mancanza con un figlio a 4 zampe. E' stata una vera sfida per me, sempre soprattutto nei confronti di mia madre che non ha mai amato gli animali e si è ben vista dal permettermi di averne uno quando ero bambina e ne desideravo uno. Sono cresciuta con la voglia di vivere la compagnia di un animale domestico senza quel timore dell'ignoto ereditato da mia madre. Eppure ogni volta che entravo in casa di compagne di scuola con cani e gatti, mi sentivo a disagio, quasi avessi paura di non so cosa. Gli unici animaletti che mi fu permesso di adottare furono due tartarughine d'acqua che ogni tanto mi mettevo sul cuscino il sabato mattina per coccolarmele (mentre lo scrivo mi viene da ridere) e un canarino di nome Ricky. 
Un anno fa, dopo l'ennesimo test negativo, mi sono decisa a recarmi al gattile più vicino e mi sono portata a casa un cucciolo delizioso bianco e nero, l'ultimo rimasto di una cucciolata cresciuta senza mamma gatta.
Ora Bigghy è qui accanto a me che dorme. E' educato, pulito, giocoso, vivace, affettuoso, socievole con le persone che entrano nel nostro appartamento e morirei se gli succedesse qualcosa. Ho scoperto un nuovo mondo grazie a lui, l'aver a che fare con i felini non è facile e il loro affetto te lo devi guadagnare con il rispetto che però dev'essere sempre reciproco. Un'ottima lezione da mettere in pratica anche con la mia piccola principessa. E l'idea di vederli giocare insieme mi strugge il cuore dalla gioia!

E infine la mia passione per la cucina. Premetto che mio padre è passato dall'attività di parrucchiere all'attività di ristoratore e devo ammettere che quest'ultima sembrava fatta su misura per lui. Abbiamo avuto tre ristoranti a Bruxelles, sempre di cucina tipicamente pugliese. Ovviamente a me a quei tempi poco importava della cucina, ero piuttosto presa da scuola, dopo-scuola e ragazzi. Mia madre non ha mai amato particolarmente cucinare e avendo a disposizione tre ristoranti, erano poche le volte nelle quali si dilettava in quest'attività domestica. Una volta lasciata la mia famiglia e raggiunta la vita da universitaria, ho iniziato ad arrangiarmi fra pasta con sughi precotti, insalatone e fettine di carne in padella.
Poi mi sono sposata. E si sà, la convivenza, se vissuta con piacere e armonia, porta a sentirsi creative anche mentre si pulisce il bagno  di casa. Vuoi che tutto sia accogliente per tuo marito e per te, e nei momenti di relax, oltre ad una buona lettura, inizi a dilettarti in ricette di cucina. Sono partita con un ricettario sui vari modi di cucinare la verdura (essendo molto attenta alla salute in tavola), successivamente a seconda del cibo che mi ritrovavo nel frigo, cercavo su internet le ricette che potessero combinare questi alimenti in modo originale. E da lì sono passata alla cucina orientale, all'uso delle spezie e ad esperimenti culinari fra creatività e pazzia. Avevo anche iniziato a trascrivere tutto in un blog chiamato "La cuisine de Léo" e sottotitolato: "hai fame? arrangiati!" che potrete trovare qui.

Ovviamente, oltre a queste passioni, vi è l'amore per il viaggio, per la scoperta di nuove culture, per l'arte a 360 gradi, per la fotografia, per la decorazione, per la lettura e per la scrittura. Ma ovviamente, crescendo e lavorando, è necessario fare una cernita di quelle che più ti rappresentano. Queste sono le mie passioni, questa sono io. Nell'attesa di vivere quella più grande e di farla convivere con la mia folle passionalità per la vita.



lunedì 2 maggio 2011

Oversize giustificata?

Diciamoci la verità. Ho sempre pensato che da ragazza magra quale ERO, con la gravidanza mi sarebbe spuntata solo quella deliziosa pancia tonda e ben definita. Mi immaginavo a portare i miei jeans attillati a vita bassa fino al nono mese, tanto poi le magliette avrebbero messo in evidenza solo il bellissimo zainetto anteriore contenente il pargoletto.
Come no.
I primi 3 mesi sono riuscita ad ingrassare di ben 7 chili. E non che io abbia cambiato abitudini alimentari. Ok, forse le quantità di cibo per pasto tendevano ad aumentare, ma pensavo di avere un buon metabolismo. Pensavo. Oggi, ventisettesima settimana, sono già a quota +12 chili. E mancano 3 mesi. 
Ma non è tanto questa cifra che mi spaventa o che mi deprime, quanto piuttosto la difficoltà a cui devo far fronte tutti i giorni quando cerco nell'armadio qualcosa che mi possa entrare senza sembrare un ippopotamo  con la tutina rosa elasticizzata.
Che poi, non è che a vedermi lo diresti che ho preso questi chili, sono sempre proporzionata e non ho rotoli che schizzano fuori dai pantaloni. Solo che prendere due taglie e dover adattare il tuo armadio alla tua nuova "forma" fisica ti traumatizza un pò. Se poi ci aggiungi il matrimonio di una tua amica a cui presenzi con un vestito che pensi ti stia bene fino al momento in cui ti porgono la macchina fotografica per lasciarti curiosare fra le foto appena scattate, arrivi all'apice dell'autostima. Oltre a farti ricordare quella benedetta regola del rigato che ingrassa (che se già prima quel vestito elasticizzato metteva in evidenza i tuoi fianchi mediterranei, ora appare come un'insegna che dice "si accettano scommesse sulla larghezza massima della botte"), vedi il tuo viso anzi DUE VISI IN UNO e pensi "ma questa non sono io!" Il doppio mento che già per costituzione riesci ad avere anche con i tuoi 50 chili, adesso si è quintuplicato. No dai, ci vedo doppio. O è la macchinetta che fa schifo. Impossibile, è la migliore reflex digitale che ti sia mai capitata fra le mani.

E quindi per qualche giorno dopo l'avvenimento ti senti depressa e pensi che la prossima estate, con i 9 mesi di gravidanza nel grembo, non ti sarà permesso sfoggiare i tuoi bikini. 
Questo è il primo insegnamento di questa indimenticabile e unica esperienza di trasformazione del tuo corpo: mai fantasticare sulla tua estate "appanzata" immaginandoti di essere Nicole Ritchie. Piuttosto, circondati di immagini di dive oversize e contemplane la loro bellezza. Perché la magrezza non ci piace (fase di autoconvincimento). Ora non mi rimane che andare alla ricerca di un costume intero stile anni 50 e magari darmi anche al Burlesque. Sempre senza uscire di casa, sia chiaro.



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