mercoledì 22 giugno 2011

Sex and the belly

Ho sentito spesso dire che in gravidanza si ha più voglia di avere rapporti sessuali. Che la libido aumenta e che gli orgarmi si intensificano.
Io invidio chiunque abbia potuto testimoniare questa diceria. Per me non è stato così. Eppure insomma sono una donna normale, ecco. Ho esigenze comuni, desiderio per il mio uomo e per il piacere. Ma con la gravidanza la parola SESSO è stata momentaneamente accantonata. Col senno di poi ho cercato di capirne le ragioni, le quali tra l'altro ho dovuto spiegare al mio povero marito. Sia chiaro, provare c'ho provato, i rapporti ci sono stati, con una frequenza da settantenne ma ci sono stati ecco. Anche se chiamarli rapporti sessuali mi sembra esageratamente ottimista. Li chiamerei piuttosto rapporti solidali, perché decidi di averli per solidarietà nei confronti di un uomo che di punto in bianco si ritrova in uno stato di totale clausura e annientamento dei sensi che ogni tanto gli sembra di scorgere la santa illuminazione.

lunedì 13 giugno 2011

la fastidiosa pulce nell'orecchio


- Mamma mia, come hai già preso 15 kg? (eh sì...ma sai pare che sia normale..ero sottopeso di 3 kg...)

- e quei piedi gonfi? cosa? anche le gambe sono raddoppiate??? mah, io anche ero sottopeso ma ho preso solo 9 kg (beata te, si vede che hai un'altra costituzione...)

 - ma la pressione è OK? (penso di sì....oddio, per ora sono viva e allegra)

- ma perché vai da una ginecologa privata? E' una spesa inutile! (lo so ma sono alla prima gravidanza e non avevo un ginecologo di fiducia, così ne ho scelta una all'ospedale in cui partorirò...per avere un referente sai, sentirmi seguita....)

- come non ti prende mai il peso? (ma...io glie l'ho chiesto, mi ha risposto che ero molto magra e lo sono tuttora per gli standard che vede lei di solito........va molto ad occhio....)

- la pressione te la prende? (no....però mi chiede come sto e io rispondo sempre da dio!.....)

- te lo sei fatto fare il video dell'ecografia 3D? (no!! è in una struttura ospedaliera la mia gine...non ha questo tipo di ecografo...)

- come non ha l'ecografo 3D? ma ormai ce l'hanno tutti! (ah sì....mah...non lo sapevo...)

- ti ha prescritto la folina? (sì, per i primi tre mesi)

- strano solo per tre mesi! (...)

- e le vitamine? di solito si prendono vitamine in gravidanza! (me le ha prescritte solo l'ultima volta per un pò di carenza di ferro....)


- comunque, io avevo questa pancia quando ho partorito. E' vero che ho partorito all'ottavo mese, però secondo me tu diventarai molto grossa alla fine del nono mese. (guarda, considera che da quando sono arrivata qui in Toscana sto mangiando come un muflone quindi probabilmente con la prima cacata della sera mi tornerà un pancino ino ino)

- Comunque gli ultimi due mesi ti dovrebbe controllare di più la tua gine perché sai c'è il rischio di gestosi, e inizia proprio con gonfiori.... (senti ci puoi andare un pò affanculo?)

sabato 11 giugno 2011

Di mare e di un pò di tristezza.



Solitamente la distanza fisica fra me e mio marito non mi ha mai spaventata. Spesso e volentieri la sua musica lo porta a viaggiare e a lasciarmi sola alcuni venerdì o sabato sera. Le prove col gruppo lo tengono fuori casa anche durante la settimana e non sono mancate le occasioni in cui alcuni week-end mi vedevano in trasferta dai miei nonni in Toscana per godere della gioia di rivederli e rilassarmi con loro.

Poi sono rimasta incinta. E il mito degli ormoni non è un mito. E' la verità. Ad un tratto mi sento vulnerabile, sensibile, delicata. Necessito di più attenzioni che mai e devono venire soprattutto dal mio lui.

venerdì 10 giugno 2011

L' INTERVISTA: 31 ANNI, 4 FIGLI


Come promesso nel post precedente, ho il piacere di pubblicare quest'intervista fatta ad una mamma come tante ma forse un pò più folle di molte... :-) Mi scuso fin da subito con chi la leggerà, per la lunghezza dell'intervista ma non potevo omettere le domande che sentivo di fare, e anzi, rimarrebbero tanti altri quesiti ma mi sono dovuta fermare. Se dovessero venirvi in mente altre domande che ritenete importanti, scrivetemi e le girerò alla diretta interessata, pubblicando successivamente le risposte su questo blog.



"qualche dato di base"

- nome: Alicia
- età: 31
- età marito: 28
- originaria di: Milano
- vivi a: Belluno
- hai sorelle e fratelli? Si   vivono vicino a te? No 
- sposata/convivente da: sposata da 7 anni
- numero figli: 4
- età dei figli: 5,3,2 anni e l’ultimo 5 mesi
- sono stati cercati o arrivati per caso? Due cercate,due arrivati per caso ma accolti con gioia
- età al momento delle gravidanze: 27/29/30/31

4 is megl che uan



Carissime lettrici, 
l'idea del parto in casa ormai è un soggetto accantonato. Il nostro progetto si ferma qui a causa di costi troppo elevati. All'estero la cifra è dimezzata e lo stato ti rimborsa il 100%, ma qui in Italia e più esattamente a Bologna, l'unica struttura che offre (si fa per dire) questo tipo di assistenza non solo chiede una cifra esorbitante, ma è riuscita ad ottenere che l USL ti rimborsi un 45% al massimo. Per maggiori dettagli a riguardo potete scrivermi in privato a folliedimamma@blogspot.com . Ad ogni modo, sto già iniziando a mettere da parte questi soldi per il prossimo parto :-)

Intanto oggi vi parlo di un altro tasto molto folle quanto molto interessante per la sottoscritta. 
Oggi vi anticipo un'intervista fatta ad una ragazza di 32 anni con ben 4 figli. Ho detto 4 sì, proprio 4! 
Non sono due coppie di gemelli, non si tratta di una famiglia araba o africana né rumena, non è milionaria, non è pazza né incosciente. E' solo la mamma che io vorrei essere un giorno. Tra l'altro anche molto ma molto bella (della serie abbiamo un solo anno di differenza e lei sembra mia figlia).

Ho conosciuto A. tramite un forum che frequento dal 2008 e grazie al quale ho fatto la conoscenza di una miriade di belle persone, belle mamme e future mamme. Con FB la nostra conoscenza si è intensificata e ho avuto il piacere di scoprire la sua bellissima famiglia. Sono riuscita ad incontrare "tutta la troupe" il week-end scorso, anche se per poco, ed è stato come conoscere tutti da subito. Amo i suoi figli, amo lei e il suo modo semplice e sereno di essere madre, mio marito ama la pazienza del super-papà giovane e sempre preso bene. Assistere all'organizzazione di sei persone in un contesto esemplare quale l'acquisto e la "magnata" di gelati in un posticino chiuso fuori dal quale stava per arrivare il diluvio universale, è stato molto stimolante e bello da vedere. Ed è lì che ti chiedi "ma come hanno fatto"? e soprattutto tornata a casa con mio marito il quesito che vien naturale chiedersi è : "come sono riusciti questi due genitori a disegnare sui volti dei loro figli quei sorrisi così intensi e in grado di scioglierti letteralmente l'anima? Sono bambini felici. Su questo non vi è alcun dubbio.

Ho chiesto alla diretta interessata se le sarebbe piaciuto essere intervistata e darci una preziosa testimonianza su COME si riesce oggi a mandare avanti una famiglia con 4 figli, un solo coniuge occupato e niente nonni come aiuto. In Italia. A me personalmente la cosa incuriosisce perché amo sfatare i miti. Il mito del "è impossibile". Niente è impossibile se lo si vuole davvero. Basta che una persona sia pronta a fare sacrifici, un sostantivo ormai tumulato dalle generazioni nate dopo gli anni '50.

Non vedo l'ora di ricevere le risposte all'intervista. E' un attesa che mi ricorda molto quella della puntata rivelatrice di lost. 

giovedì 9 giugno 2011

La nascita in casa di Paola



Come anticipato nel post precedente, era mia intenzione quella di condividere con voi la testimonianza della mia amica S. che vedete nella foto qui in alto e che la ritrae qualche ora prima del parto IN CASA.
28 anni, Biologa italiana che vive e lavora in Sudafrica, dove ha vissuto quest'intensa e memorabile esperienza. E' lei la colpevole di questa mia nuova "fissazione", Ma d'altra parte chi non sarebbe rimasto affascinato da un racconto del genere? mio marito dopo averlo letto ha detto: FACCIAMOLO. (il parto in casa intendo...). Avverto le lettrici più esigenti nei confronti della scrittura che il racconto è stato tradotto dalla sottoscritta dall'inglese all'italiano (il suo racconto era destinato alle sue compagne del corso pre-parto) e ha quindi una forma e una punteggiatura più anglofona che italiana. Ma ciò che conta è il messaggio, giusto?
Ecco a voi il racconto:


mercoledì 8 giugno 2011

Mission impossible (?): il parto in casa

Questo blog non si auto-definisce FOLLE per caso. E' folle perché vi sono trattati argomenti seri ma anche e soprattutto idee e spaccati di vita folli. Che poi, folle rispetto a cosa e a chi? Diciamo rispetto alla massa di gente coi prosciutti sugli occhi e con un'apertura mentale inferiore a quella di un bradipo. Con tutto il rispetto per il bradipo che magari mi sta pure leggendo. Come già detto nel post riguardante l'epidurale, è mio desiderio partorire nel modo più naturale possibile. Quando sempre nel post di cui sopra mi riferivo ai parti di un tempo, quando le puerpere partorivano in casa, non mi era in alcun modo balenata la possibilità di farlo oggigiorno, qui, in Italia, a Bologna.
Ma siccome niente avviene per caso, grazie alla pagina facebook di questo piccolo nonché intimissimo blog, una mia vecchia conoscenza (che risale alla scuola che frequentai in Belgio - vedi post sul bilinguismo), dopo aver letto la mia disquisizione sul parto con epidurale, mi ha contattata privatamente esprimendomi solidarietà di pensiero a riguardo e raccontandomi la sua esperienza di parto in casa. Inutile dirvi che ne sono rimasta affascinata. Che a leggerlo sembra quasi impossibile. Che se non conoscessi la persona e non fossi sicura della sua serietà e credibilità, penserei che mi stesse prendendo per il culo.
Invece al contrario, mi ha aperto una nuova porta che non pensavo di poter aprire, una di quelle porte davanti alla quale ti capita spesso di passare ma non hai la chiave, o non ti va di cercarla, e nemmeno ti interessa perché pensi di non trovarci niente di utile. E invece la apri e zac. Fregata. Ora non ne voglio più uscire.
La ragazza in questione mi ha altresì indicato il sito della prima casa maternità italiana, che, ironia della sorte, è sita a Bologna. IL NIDO è una struttura privata ma convenzionata (tutte le spese vengono rimborsate dalla USL all'80%) che mette a disposizione assistenza da parte di ostetriche "personali" durante la gravidanza, durate il parto e dopo il parto. Il parto può avvenire presso la struttura (accogliente e ad hoc per un momento così delicato e importante), presso un ospedale scelto dalla gestante o presso il proprio domicilio. Per quanto mi riguarda ho contattato chi di dovere e aspetto una risposta in merito al costo totale da sostenere e anticipare (vista la nostra catastrofica situazione finanziaria), dopodiché scatterà la nostra visita presso il centro e capiremo se la cosa è fattibile.
Vorrei però che le più scettiche si dimenticassero dell'immagine del parto in casa di 100 anni fa. Se il business della nascita non avesse contagiato anche gli ospedali, forse anche qui in Italia ci sarebbero più parti in casa. Tanti sono i miti da sfatare, credetemi, quindi niente terrorismo a tal proposito. Il parto in casa ESISTE, è LEGALE, è SICURO e se i PROFESSIONISTI del settore ti danno il nullaosta per proseguire nella tua scelta, non c'è NIENTE da temere.

lunedì 6 giugno 2011

De gustibus si vedono da subito

Le ho fatto ascoltare hip hop, soul, jazz, il papà c'ha provato con la dubstep e il drum&bass (che genitori incoscienti!) ma abbiamo capito che il suo genere è un altro......



Come definire il genere musicale in questione non saprei, ma so che l'autrice di questa musica che ispira mia figlia nel fare stretching e yoga è Helen O'Hara ed il brano è "Love and respect" estratto dall'album Southern Hearts. Ho scoperto questo brano su youtube mentre facevo ricerche sul rilassamento durante il parto e più precisamente sulla tecnica dell Hypnobirth (di cui forse parlerò più avanti riportando la testimonianza di una mia amica). Inutile specificare che Delia appena l'ho tolto non si è più mossa. E secondo me si è anche offesa.

Ora mi tocca trovare il sito più conveniente dove acquistare acquistare tutti gli mp3 di quest'artista. Potrebbero tornarmi utili quando la principessa sarà nata.

sabato 4 giugno 2011

Lettera che (forse) non leggerai mai....

Non la leggerai mai perché conoscendomi, fra qualche mese, o anno, o forse fra qualche giorno, questo blog non esisterà più.
Però. Non si sa mai. Forse rimarrà qui in eterno, come l'altro, che potrai leggere per farti due risate sui tuoi genitori, anche se a pensarci bene forse è meglio di no. Potresti usarlo contro di noi quando ti proibiremo di fare certe cose.

Comunque, ecco. Mi presento, io sono la tua mamma (mi fa strano scrivere mamma e pensare che stia indicando la sottoscritta). Ti avverto da subito: non sono una persona semplice. Spero che del mio carattere tu non prenda: l'incoerenza, l'insicurezza, la misantropia, l'insofferenza, la permalosità e la tendenza alla depressione. Sì ecco, descritta così, potresti pensare di esser stata sfortunata, spero proprio che tu non sia capace di sentire le mie parole prima ancora che siano scritte su questo blog, potresti aver voglia di non uscire mai.

venerdì 3 giugno 2011

epidurale sì, epidurale no

Ecco un post che potrei pentirmi di aver scritto fra un paio di mesi. Ecco un tema scottante e difficile da affrontare se non si è ancora passate dal fatidico momento del parto...
Ma è giusto parlarne e confrontarsi, auto-analizzarsi e valutare i pro e i contro dell'EPIDURALE.
Premettendo che non esiste un parto naturale non doloroso, premettendo che i rischi per madre e figlio sono minimi se si opta per questo tipo di anestesia, mi sento di dire, oggi, a due mesi prima del mio primo parto, che è mio desiderio NON usufruirne.
Qualche mese fa avrei scritto "sono assolutamente contraria" ma man mano che si avvicina il giorno X, divento sempre più fifona. La mia parte idealista, naturalista, audace e ottimista dice che da superdonna quale sono, resisterò al dolore e anzi, tutto verrà così naturale e spontaneo che non mi sembrerà nemmeno di aver partorito. L'altra parte di me, realista, scettica e codarda dice "e se il dolore fosse davvero così insopportabile, straziante, da volerti strappare la carne di dosso......"?

giovedì 2 giugno 2011

QUESTA NON è UNA MIA VIRTU'

Di solito quando desidero una cosa, la voglio subito. La concezione del tempo che passa e che mi divide dall'oggetto del mio desiderio non è elemento accettabile per la mia natura  istintiva e passionale. Vi lascio immaginare quanto sia stata dura arrivare alla realizzazione del mio sogno di maternità dopo tre anni. E' stata faticosa sia per me che per la nostra coppia, ma è anche stato un motivo di consolidamento del nostro sentimento. E' risaputo, infatti, che molte coppie, di fronte a questo tipo di problemi, mollano il colpo, entrano in crisi personali e mistiche, chiedendosi se era davvero il loro destino quello di conoscersi e sposarsi e di voler costruire qualcosa che alla fine non potrà esistere....

E' difficile poter dire con certezza di aver trovato la propria anima gemella, i dubbi sono sempre dietro l'angolo, in agguato, non aspettano altro che poterti assalire e rovinarti la vita.
Ma io e lui ne eravamo certi e questa certezza tuttora ci regala i brividi al solo scambio di sguardi: siamo fatti l'uno per l'altra. 
Ciononostante, è stata non poco complicata la mia convivenza con lei, la pazienza. Una convivenza forzata non è mai piacevole, ma poco a poco ti ci abitui e ciò che ti recava fastidio, dolore e irritabilità, si trasforma in rassegnazione.

Quel test positivo mi ha addolcita nei confronti della tanto odiata convivente e anzi, ad un certo punto ho quasi pensato che mi avesse aiutata a crescere e migliorare e che in un modo assai masochistico mi avesse portato a gioire ancor di più di quel momento magico. Ho iniziato ad accettare la sua presenza nella mia vita, così come si accetta un genitore con il quale non si va quasi mai d'accordo, che non sembra capirti e che il più delle volte vorresti vedere il meno possibile. Ma nessuno sceglie i propri genitori e lei, la pazienza, è stata come una seconda madre indesiderata. Una matrigna.

Fino a qualche mese fà, questa entità sembrava essersi fatta da parte, la nostra convivenza sembrava non avere nessun rilievo nella mia vita. Tutto precedeva nel migliore dei modi, nei tempi giusti, e con la scorrevolezza naturale di un ruscello d'acqua dolce.

Una sera però, ha ribussato alla mia porta diecendomi: "purtroppo mi sa che hai ancora bisogno di me".
Io stavo tentando di sgonfiare le mie zampogne, alle prese con la mia quinta doccia giornaliera, accaldata ed in esplosione ormonale. 

DUE mesi. Devo resistere ancora due (f o t t u t i s s i m i) mesi.

Ha tentato di farmi qualcosa di simile ad una predica (credendo di farmi del bene) chiedendomi come mai io avessi già fatto tutto, se non troppo, con largo, larghissimo anticipo. La cameretta, i vestitini, la culla, la valigia della bambina per l'ospedale.....
Io l'ho interrotta sul nascere del litigio replicando che sono adulta e libera di essere me stessa: IMPAZIENTE.

Stava per abbandonare la discussione dopo aver alzato le spalle quando le ho detto con tono pacato e forzatamente pacifico: 

"ad ogni modo, non ho fatto proprio tutto".
e lei: - "ah no???"
e io: "no. mancano le mie camicie da notte e la mia vestaglia."
e lei: "brava! così se per qualsiasi piccolo problema dovessi aver bisogno di andare in ospedale, ti mancheranno le uniche cose indispensabili!"

Non le ho nemmeno risposto. Ho lasciato la stanza sussurrando un silenziosissimo:


ma-va-ffa-ncu-lo-va.


TRENTUNO

search

Flickr

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...