sabato 17 marzo 2012

Un gatto scemo.

Ho un gatto. Si chiama Bigghy. E' bello, molto atletico e con un musino che ti frega. Ma è anche un pò stronzetto e alle volte non poco scemo. Ho detto scemo? volevo dire "molto scemo" Come stasera. Stasera sale sul tavolo e si impegna a far cadere a terra tutto ciò che vi ci trova. Ha iniziato con un inserto del manifesto. Si vede che l'odore del petrolio lo inebria. Perché è lì che vi ci infila il muso poi lo spinge con la zampa verso il bordo e poi...sbam... a terra.

Poi però non ha alcunissima intenzione di andarci a giocare. Lo lascia lì. Come mio marito col pigiama.
Si guarda ancora intorno e punta quell'oggetto blu con scritto Labello. Per prima cosa lo posiziona in orizzontale dopo avergli dato un leggero colpo con la zampetta. Poi lo fa rotolare fino all'inevitabile volo in piccata dal tavolo.

Questa volta il mio felinoscemo scende dal tavolo e si diverte a farlo rotolare a terra. Usa le zampe anteriori (ovviamente, sennò dal molto scemo passeremmo al "gatto fenomeno") alternandole ad ogni spinta. Destra, sinistra, destra, sinistra...ogni tanto indietreggia e gli salta addosso facendo sì che il mio balsamo per labbra si perda per sempre negli abissi sotterranei del divano.

Ogni tanto cerco di ricordargli che ha una padrona. Durante il suo attentato al Manifesto ho più volte urlato un silenzioso "ehiiiiiiii", seguito da un "Bigghy basta!!!!ssshhh" (Delia dorme nella stanza accanto) . Ignorata completamente, decido di produrre un rumore che possa spaventarlo e fargli quindi capire, anche con l'inutile ausilio di un mio sguardo fisso e severo, che qualsiasi cosa abbia in mente di fare o stia facendo, NON VA FATTO.

Sbatto i piedi sul divano che in posizione di "chaise longue" emette un boato in grado di catturare finalmente la sua attenzione. Per 5 secondi. Poi ricomincia ad essere scemo. Continua questo suo teatrino per altri cinque minuti durante i quali sparecchia la tavola e fa cadere da altri mobili accessibili alla sua agilità, i seguenti oggetti: l'accedino appoggiato (o caduto) sulla sedia, il pacchetto di fazzoletti steso sulla credenza nel corridoio,  il pupazzetto di gomma di mia figlia che riposa sul tavolino del seggiolone.

(Oh, non appena scrivo o pronuncio "mia figlia" mi vengono i brividi.)

Dopo essersi finalmente stancato, va ad annusare un pò di spazzatura, si bagna le zampine nella ciotola dell'acqua, liberandosi di quella in eccesso agitandole e schizzandola ovunque.
E lì, a quel punto, gioca la carta de "il gatto scemo dell'anno" andando ad infastidire le bustine del tè, ordinate minuziosamente per colore in 3 file, su di un vassoio in stile arte povera a cui tengo particolarmente. Per prima cosa si diverte a scombinarmi le file, e solo dopo aver rovinato il mio lavoro maniacale, ne addenta una, se la mastica fino a far fuoriuscire il te dalla bustina. Non ho ancora avuto il coraggio di lasciargli ingoiare il contenuto di un'intera bustina. Sarà che me lo immagino a saltare come un pazzo con la coda gonfissima in ogni angolo della casa notte natural durando. Che già sentirlo miagolare mentre monta il peluche di Sanbernardo in piena notte non è un'esperienza gradevole.

Quindi niente, alla fine mi tocca appoggiare il portatile sul divano, spingerne indietro la chaise longue e tornare in posizione seduta, alzarmi con tutta l'agilità e la freschezza di una novantenne rattrappita e togliergli la bustina dalla bocca. Raccattare tutti i dispersi dal campo di battaglia e riporli sui vari mobili. Lui scappa via (consapevole di aver fatto tutta una serie di cazzate meritevoli di ammonimento) attraverso la gattarola. Tutto eccitato dalla possibilità di giocare con una padrona irritata, entra ed esce correndo (questa fase la chiamo generalmente "Bigghy sotto effetto coca") una ventina di volte facendo oscillare la gattarola sempre più rumorosamente fino a quando dal video-interfono esce un verso inequivocabile.
Lei. Delia. Mia figlia. Che dorme da un'oretta- e solo da pochi minuti sono riuscita a sedermi sul divano con l'intenzione di un pò di sano cazzeggio - lei, proprio lei....si è ovviamente svegliata.

Ed è a quel punto che gli dedico un incazzatissimo nonché silenzioso "scemo!!!, sei proprio scemo!!".

A volte mi guarda, guarda il video, guarda me, guarda il video, guarda me (questa fase può durare fino a 3 minuti) e sembra capire, o far finta, che si è comportato davvero da scemo. Si dirige quindi sulla sua sedia e dopo una lavatina di routine, è già lì che se la dorme.

Altre volte non resisto, lo prendo in braccio e me lo strapazzo tutto fino a rimbecillirlo e appena riesce a liberarsi, zompa in terrazzo e non torna in casa per almeno mezz'ora. Forse si è offeso. 
D'altra parte è un maschio. E si sa, mai dire ad un uomo che è scemo.


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