mercoledì 20 aprile 2011

Comment tu t'appelles?

Ho la fortuna di esser nata e cresciuta (fino ai miei 18 anni) in un paese francofono e di aver frequentato una scuola Europea nella sezione italiana, di aver avuto come seconda lingua straniera l'inglese e come terza lingua lo spagnolo, cosicché non solo il mio orecchio è stato allenato al bilinguismo sin dall'età del nido, ma successivamente il mio cervello si è abituato ad assimilare diversi idiomi in poco tempo.

Abitando attualmente in Italia aimé, la mia piccola non avrà la stessa fortuna. Eppure voglio tentare la strada del bilinguismo "casalingo". Mi sono promessa più volte di parlare a Delia solo in francese quando siamo sole io e lei e a dire il vero dovrei farlo anche adesso che mi è ancora in grembo.

Leggendo un articolo molto interessante che potrete trovare qui, successivamente riassunto e spiegato qui, ho potuto constatare gli effettivi vantaggi dell'essere bilingue. Il quesito che si pone è: ce la farò a mantenere la mia promessa? la risposta è: ce la potrei fare, ma con piccoli accorgimenti:

Prima di tutto, devo riprendere a leggere e a parlare in francese il più possibile, cosa che mi è sicuramente facile ora che sono a casa. Reperire libri in francese non è un problema qui a Bologna (e posso sempre fare affidamento sulle mie amiche francofone). Parlare in francese, beh...da brava folle quale sono, mi capita molto spesso di parlare da sola. Non devo far altro che cambiare lingua.

Secondo elemento importante è la televisione, per allenare l'orecchio della bambina e ri-allenare il mio timpano francofono ormai arrugginito dai troppo anni in Italia. Su sky ho trovato un solo canale: TV5. Diciamoci la verità, non è che questo canale sia divertentissimo, ma tenendolo come sottofondo alle mie varie attività, spero possa rideterminare la famosa "lateralizzazione cerebrale" (vedi questo articolo per spiegazione) sia mia che della creatura che dai calcetti che tira, sembra non amare particolarmente il canale in questione.

Detto questo, promisi la stessa cosa a mio fratello prima della nascita della mia nipotina. Aimé, non riuscii nella mia impresa. Le parlai da subito in italiano e suo padre idem. Nonostante avesse più volte provato a metterle Biancaneve in francese, il risultato è che solo ora, a 4 anni, riesce a dire qualche frase a memoria, che ripete a chiunque le chieda se conosce altre lingue...tipo comment tu t'appelles, quel age as-tu ecc. ecc. 

Certo, un terzo elemento può essere la musica, nella nostra famiglia si ascoltano brani per lo più inglesi, alcune volte francesi e pochissimi in italiano. Ora ho una scusa in più per ascoltare musica in continuazione, sperando solo che la piccola peste, una volta uscita, non si convinca di essere una canterina 24 ore su 24!

Vedremo se la mia è pura follia, o se un'impresa fattibile.


4 commenti:

adoma ha detto...

Ciao! Io sto facendo un lavoro simile con la mia bimba di 20 mesi, ho iniziato attorno all'anno, ma sicuramente la cosa migliore è iniziare da subito. Io non sono bilingue, quindi la mia è davvero un'impresa ardua, e non riuscendo a parlare con lei solo in inglese sicuramente non crescerò una piccola bilingue, ma spero almeno di far nascere in lei curiosità e perchè no, amore, verso le altre lingue.

La televisione non gliela faccio ancora vedere e spero di riuscire a rimandare fino almeno ai tre anni, convinta che non sia il massimo per lo sviluppo del bambino.

Sfruttiamo invece moltissimo le canzoni, cantiamo sempre, lei le mima e cerca di canticchiarle. Poi cerco di parlare con lei il più possibile in inglese... ma questo all'inizio mi risultava difficilissimo. Ho preso montagne di cartonati in inglese (prima alla Feltrinelli International a Bologna, ma erano troppo cari, quindi sono passata all'acquisto online, in particolare su Amazon). Abbiamo fatto un corso dedicato all'insegnamento precoce della lingua, e mi è stato utilissimo per apprendere le tecniche per insegnare l'inglese divertendosi.

Ti consiglio questo bellissimo sito/blog: http://bilinguepergioco.com: vi ho trovato molti suggerimenti pratici, spunti, idee.

Ciao!

Follie Di Mamma ha detto...

ecco, anche qui leggo solo ora!! mmmhmm devo trovare il modo di sapere quando arrivano anche commenti nei post più vecchi....comunque grazie! già visitato il blog e lo trovo interessantissimo!!! è già fra i miei preferiti e mi sa che lo userò parecchio. :)

adoma ha detto...

Ciao... questo commento l'ho scritto solo stamattina :o)

Spero ti sia utile, per me lo è stato e lo è moltissimo.

Per rispondere alla domanda che mi hai fatto su Mad, l'ideale sarebbe che tu parlassi con Delia sempre in francese, il papà in italiano. Poi tra di voi genitori dovreste parlare in italiano, o comunque la lingua che siete abituati a parlare... dovrebbe essere tutto il più spontaneo e naturale possibile. Ma poi verrà tutto da sè, l'importante è avere un obiettivo chiaro in testa.

Noi non riusciamo a fare le cose per bene, io spesso mischio frasi in inglese a frasi in italiano, che non è proprio il massimo!

In bocca al lupo per tutto, essere mamma è una avventura fantastica :o)

Ciao,
Rossella

adoma ha detto...

Dimenticavo... se lo trovi, ti consiglio questo libro: "La chenille qui fait des trous" di eric carle, io ce l'ho in inglese, è un libro bellissimo, e anche il libro per bambini più venduto al mondo, scritto nel lontano '69.

Ciao!

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