Lei vuole ridere, cerca le attenzioni della gente e pretende che tutti capiscano il suo linguaggio fatto di strani gorgheggi e urletti pieni di entusiasmo.
Vuole la musica, ascoltarla, imitarla e far finta di suonarla.
Vuole il bagnetto, non tanto per il contatto con l'acqua calda e morbida, ma per le coccole e l'abbraccio di un asciugamano profumato che la protegga dal freddo. Si sente cullata nel suo imbacuccamento e al contempo si agita giocosa al solo pensiero di essersi liberata da abiti che appesantiscono il suo piccolo corpo perfetto.
Lei vuole il suo spazio per pensare e giocare per conto suo. Vuole il suo momento di smarrimento negli abissi dei suoi pensieri così innocenti da non poter essere immaginati. Vuole abbandonarsi a morfeo nelle braccia del suo lettino per poter onorare il suo rito del "mi addormento da sola". Vuole capire il dolore quando quest'ultimo viene a trovarla sottoforma di dentini e piaghette nelle parti basse. E mentre cerca di combatterlo a mò di morsi, lascia che il suo sguardo rapisca il mio obiettivo...
Vuole prendere un aereo (il secondo in 7 mesi!) per andare a trovare un suo amichetto partenopeo e per regalargli un assaggio della possessività femminile. Prevenire è meglio che curare. Tutti i ciucci del mondo sono suoi. Sapevatelo.
Vuole il suo papà, lo ama, lo cerca con gli occhi e segue ogni suo movimento. Lei ama la gente, ma suo padre è l'Amore.
Vuole sedersi, ma le è ancora impossibile farlo senza un supporto. E' che è pigra e spera sempre che gli altri le facilitino i compiti più duri. Il biberon al posto della tetta perché arriva più latte, la posizione supina perché non reca fatica. Ma da buona curiosona d'hoc, non può rinunciare a scoprire il mondo da una prospettiva più alta. E così, soddisfatta, si fa sorreggere dalle mie mani...
Vuole me. La sua mamma. lei ancora non lo sa ma io lo leggo nelle sue espressioni. In simbiosi da quando era un piccolo puntino nel mio utero. Io e lei inseparabili, vagabonde, con la voglia di vivere al massimo tutto ciò che ci si presenta sotto forma di occasione. Occasione di viaggiare, di ritrovare i bisnonni, di fare una full-immersion di shopping con tanto di pause pappa e merenda in un barretto intimo. Io e lei. Lei e io. Lei, mia figlia ma anche il riflesso della mia beatitudine. Io, sua madre ma anche il suo stimolo maggiore attraverso il quale potrà vedere la parte migliore della vita. (che per quella peggiore, c'è sempre tempo).
Vabbè dai mamma ora basta con questo blog. Io sono pronta per uscire!!
1 commento:
Che dire... siete stupende :)
Posta un commento