mercoledì 18 maggio 2011

questione di dettagli

Sì, lo so. Mi perdo in piccole cose, piccolezze a piccole dosi. Ma i dettagli sono importanti, ecco. La cameretta era sì perfetta ma qualcosa stonava senz'altro perché nel guardare quelle foto scattate, la mia espressione da così :-) si ritrovava così :-\

Poi ho capito. "Quelle mensole vanno sistemate". 
Ultimo giro da Ikea, Lunedì mattina alle ore 10.00 sono la prima ad entrare nel paradiso delle similarredatrici fai-da-te.

Sono uscita con 30 euro in meno nel portafogli ma ora, entro nel piccolo angolo di paradiso floreale e rimango così :_D  (sì è una lacrima di gioia, grazie ormoni della gravidanza che fate impazzire le mie ghiandole lacrimali)







Sono state eliminate le cornici d'argento, e lasciata solo la foto del papà. Ho acquistato una mini-cesta di vimini quadrata verniciata di bianco (nel reparto giardinaggio) e una piantina finta.  E un peluche.  E  due libri in più che non si sa mai diventi una bambina prodigio e legga appena nata.





Ho eliminato l'album etnico e la cassetta dei ricordi verde acqua è stata spostata nella mensola della foto precedente. Al contrario, la foto della mamma è stata spostata su questa mensola. Ho acquistato i 4 cubi colorati di stoffa e due fiori finti di colore rosa-violetto e li ho inseriti nel vaso rimasto su questa mensola.


Ieri sera sfogliando alcuni libri di arredamento (non che io mi metta a comprare libri di questo genere....diciamo piuttosto che aver ereditato da tua madre scatoloni pieni di giornali e libri del settore, anche se del 1997 ha la sua utilità. In questi casi.) mi sono resa conto che i miei gusti in questa materia sono alquanto banali. Lo stile etnico in effetti non ha lo stesso impatto di una casa dalle pareti bianche ed un tocco romantico nei materiali usati quali ferro battuto, mobili di arte povera restaurati e decorati a mano dallo stile classico ed elegante, quei lampadari un pò retrò, un pò kitch. Quelle cucine country chiare e piene zeppe di accessori in bella vista, ovviamente non moderni ma provenienti da mercatini dell'antiquariato. E bianco, tanto bianco, tutto bianco. Una camera da letto dalle travi in legno bianche e dal parquet anche lui bianco. Il piumone dal colore rosa pallido, un paio di punte da ballerina attaccate al muro. Tutto così romantico. E dalla finestra scorgi il verde, perché senz'altro, una camera e una cucina così, faranno parte della villa di qualche nobile vedova che ha passato gli ultimi anni della propria vita fra giardinaggio, lettura, crostate di more nel forno e handicraft. Ora saranno le figlie a godere di uno spettacolo tanto romantico e country quanto malinconico e solitario.

Io invece ho un bisogno viscerale di colori. Il giallo in primis. Ma non qualsiasi colore né qualsiasi tipo di giallo. Le tonalità che rendono la mia vita più allegra e confortano le mie angosce sono quelle della terra:  il giallo di marte, il cremisi scuro, il mogano, il color crema, l'ocra bruna, il colore arancio, il legno color rubino scuro.... il colore oro. Etnico. Il mio stile è etnico nella forma e nei colori. Non per niente, al nostro risveglio nel resort di Ubud a Bali, la prima mattina del nostro viaggio di nozze, dopo il primo sguardo ai mobili che ci circondavano, ai fiori e agli odori di quel nuovo mondo, io decisi che sarei rimasta lì per sempre. Beh poi non è andata così, ma sono riuscita a portarmi un pezzo di Bali a casa, oltre ai loro quadri, alla loro musica e alla loro filosofia di vita. 
Perché diciamocela tutta, fammi vedere la tua casa e ti dirò chi sei. L'arredamento rispecchia l'anima di chi abita fra le proprie mura. Non sono romantica, non sono bon-ton e non sono fashion, ma se vuoi un'amica zen e bohémienne, affamata di creatività e di misticismo. Here I am.

Nessun commento:

search

Flickr

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...