giovedì 9 giugno 2011

La nascita in casa di Paola



Come anticipato nel post precedente, era mia intenzione quella di condividere con voi la testimonianza della mia amica S. che vedete nella foto qui in alto e che la ritrae qualche ora prima del parto IN CASA.
28 anni, Biologa italiana che vive e lavora in Sudafrica, dove ha vissuto quest'intensa e memorabile esperienza. E' lei la colpevole di questa mia nuova "fissazione", Ma d'altra parte chi non sarebbe rimasto affascinato da un racconto del genere? mio marito dopo averlo letto ha detto: FACCIAMOLO. (il parto in casa intendo...). Avverto le lettrici più esigenti nei confronti della scrittura che il racconto è stato tradotto dalla sottoscritta dall'inglese all'italiano (il suo racconto era destinato alle sue compagne del corso pre-parto) e ha quindi una forma e una punteggiatura più anglofona che italiana. Ma ciò che conta è il messaggio, giusto?
Ecco a voi il racconto:



"A 39 settimane di gestazione, io e Renaud, mio marito, sentivamo che Paola era lì lì per raggiungerci. Più precisamente, pensavamo che sarebbe nata il 20 Maggio, data molto significativa per entrambi.
Lunedì 18 maggio ho iniziato ad avere leggere contrazioni nel pomeriggio. Sapevo che era ancora presto ma ero contenta di constatare che il travaglio non era molto lontano e il gran giorno si stava avvicinando.
Quel pomeriggio inviai un sms alla mia ostetrica Marianne per comunicarle l’accaduto e lei mi suggerì di mettermi a letto e di farmi una bella dormita. Così feci e le contrazioni svanirono.
Il giorno dopo, stesse contrazioni nel pomeriggio che però hanno continuato anche durante la notte. Quella sera andammo a mangiare in un ristorante in Kloof st. e mi ricordo che Pierre, il proprietario, ci chiese per quando era prevista la nascita della bambina e noi rispondemmo che “stava arrivando”.
Mandai un altro sms a Marianne prima di andare a dormire, per prepararla all’eventualità di doversi svegliare quella stessa notte per l’arrivo della nostra bambina. Anche questa volta, mi addormentai e le contrazioni svanirono.
La mattina seguente, Mercoledì 20 Maggio, le contrazioni ricominciarono e pensai fra me e me che che quello sarebbe stato il GRANDE GIORNO. Renaud aveva passato gli ultimi due giorni a casa per via di un’influenza, ma anche per passare un pò di tempo insieme e per prepararci all’arrivo della nostra piccola
Quella mattina uscimmo per fare un pò di shopping. Era una giornata d’autunno calda e soleggiata. Non ci allontanammo troppo da casa nostra poiché le contrazioni stavano diventando sempre più regolari e avevo paura di dovermi fare la salita di casa col dolore. Quindi rientrammo e chiamai Marianne per dirle che sembrava fossimo in dirittura d’arrivo.
Lei mi rispose che sembravo troppo tranquilla per essere già in travaglio ma che sarebbe comunque venuta a casa per controllare la situazione. Quando è arrivata, avevo già 3 cm di dilatazione.  Mi disse che Paola sarebbe arrivata probabilmente entro le prossime 24 ore. Ciò mi rallegrò molto poiché mi sembrava di aver raggiunto quei 3 cm con molta facilità e in qualche modo pensai che il mio travaglio sarebbe stato lento e dolce :)
Più tardi, quel pomeriggio, andammo a fare una passeggiata sulla spiaggia e godemmo di uno dei più bei tramonti mai visti. Dopo una cenetta deliziosa, andai a letto per un riposino. Le mie contrazioni erano sempre della stessa intensità e pensai di dover dormire il più possibile nel caso in cui il travaglio sarebbe durato molto. Non volevo essere esausta durante la fase finale del travaglio poiché proprio in quel momento avrei avuto bisogno di tutta l’energia possibile.
Ad un tratto, ricordo di aver avuto una sensazione simile ad tappo di champagne che si apriva dentro di me…..addirittura sentii lo stesso suono. Mi si erano appena rotte le acque! Renaud, che in quel momento era al telefono con sua madre, corse verso di me chiedendomi come potesse rendersi utile in quel momento. Entrambi ridevamo dall’eccitazione! Telefonammo a Marianne e ci disse di richiamarla quando avevamo davvero bisogno di lei! Erano le 21.00.
A quel punto, in un batter d’occhio, le cose si fecero serie. Renaud accese diverse candele nella nostra camera da letto e mise un sottofondo di musica da capoeira che avevamo scelto insieme per quel momento. Io ero inginocchiata sul mio tappetino di yoga ed impressionata per la quantità di liquido amniotico che stava uscendo. Renaud fu bravissimo nel farmi da supporto sia fisico che mentale. Alle 23.00 chiamammo finalmente Marianne.
Al suo arrivo, mi immersi nella vasca da bagno. Il calore dell’acqua era piacevole ma il dolore stava diventando sempre più forte. Mi ricordo di aver capito quelle donne che tanto acclamavano l’epidurale o il parto cesareo programmato e pensai che se fossi stata in ospedale, non avrei esitato a chiedere di farmi anestetizzare! Mi sentii molto in colpa per i pensieri che stavo facendo in quel momento e dissi a me stessa che mi dovevo concentrare su pensieri positivi e « connettermi » con la mia Paola, se non volevo che la situazione precipitasse.
Non ricordo quanto tempo rimasi nella vasca da bagno, ma dopo un pò mi spostai di nuovo nella camera da letto.
Qualsiasi posizione io assumessi mi sembrava scomoda e dopo essermi mossa e posizionata in mille modi, mi decisi finalmente a spostarmi sul tappetino di yoga, in ginocchio, sorretta da Renaud. Da lì in poi, il supporto di Renaud fu molto significativo poiché iniziò a premere sulla parte bassa della schiena durante ogni contrazione ricordandomi di respirare e di rimanere zen.
Continuavo a ripetere nella mia mente le parole dei brani di capoeira che facevano da sottofondo a quel momento e iniziai ad entrare in una sorta di trance. Mi ricordo che sentii molto chiaramente il mio respiro scendere sempre più in basso verso l’utero, dove stava convergendo tutta l’energia.
Marianne vide che le mie reazioni erano cambiate e mi suggerì di stendermi sul letto. Mi stesi su un fianco e cominciai a dormire fra una contrazione e l’altra. Renaud, che stava continuando a premere in maniera sempre più forte sulla parte bassa della mia schiena, era il più attivo in questa fase, poiché anche Marianne si era addormentata sul pavimento. Sembrava che noi tre - io, Paola e Renaud - fossimo collegati tramite un rito sacro.
Non ricordo quanto durò questa fase che chiamerei di transizione. Lentamente sentii il bisogno di spingere e avvisai Marianne. Mi disse di fare ciò che mi sentivo di fare e, quando le chiesi di controllare se ero completamente dilatata, mi rispose che dovevo solo fidarmi della sensazione dettata dal mio corpo. La spinta arrivò in maniera del tutto naturale, mi ricordo di aver pensato che sapevo come fare e che avrei visto molto presto la mia Paola. Toccai la sua testa man mano che appariva e dopo poche spinte eccola fra le mie braccia! Era così piccola e perfetta, non dimenticherò mai quel suo sguardo! Erano le 2:45 del 21 Maggio. Renaud e Marianne mi aiutarono a sedermi dritta e appoggiai Paola sulla mia pancia. La guardammo sbalorditi mentre strisciava verso il mio seno e iniziò a succhiare il latte da sola e spontaneamente. Paola pesava 3.2 kg alla nascita ed io non ho avuto nessuna lacerazione (grazie ai miei "ormoni rilassanti").
E’ stata senz’altro l’esperienza più magica e potente della nostra vita. "
Ecco un paio di dettagli tecnici che potrebbero essere interessanti, soprattutto per coloro che pensano al parto in casa come un evento primitivo:
- per quanto riguarda il fatto di sporcare tutta casa, l'ostetrica si occupa di tutta la gestione dei rifiuti - umani e non - e, almeno nel mio caso, non c'era nulla di sporco. Addirittura l'ostetrica ci ha cambiato le lenzuola (che NON erano macchiate) e messo i panni a lavare.
- per quanto riguarda il post-parto, io ho fatto fatica ad allattare all'inizio, avevo le ragadi e un principio di mastite; l'ostetrica si e` occupata di noi per ore e diversi giorni consecutivi, fino ad assicurarsi che tutto fosse ben avviato.
- Paola e` nata con l'ittero e abbiamo dovuto fare una cura di UV; abbiamo potuto affittare il lettino e la lampada UV appositi, nonche` le protezioni per gli occhi di Paola, e fare tutto da casa, sempre seguiti da un'ostetrica che ha anche fatto le prese del sangue apposite per controllare i livelli di bilirubina."
THE END.


Ora penserete che il suo caso è più unico che raro e che ha avuto una grandissima fortuna. Ebbene no. Potrei riportarvi altri mille racconti, vi è una pagina su FB dedicata a chi ha partorito in casa. Ringrazio S. per la sua disponibilità e spero di aver illuminato qualche futura mamma che avrebbe lo stesso nostro desiderio.

5 commenti:

adoma ha detto...

Un'esperienza bellissima. Io ho partorito in ospedale, ma l'idea del parto in casa l'ho sempre avuta in testa, mio marito però ha messo il veto.

L'associazione presso cui abbiamo fatto il corso pre-parto di coppia è una casa maternità, l'unica a Bologna, assistono al parto sia a domicilio sia appunto nella loro casa maternità, che è a 5 minuti dal Maggiore. Una delle coppie che ha fatto il corso con noi ha poi partorito in casa e ci hanno detto che è stata una bellissima esperienza. Se vuoi anche solo fare un giro per informarti, questo è il sito http://94.32.66.201/home e questa è la pagina dedicata al parto http://94.32.66.201/assitenzaostetrica/parto/.

Io qui ho poi anche fatto il corso dei massaggi al neonato e il corso sullo svezzamento. Fanno anche incontri settimanali gratuiti per i soci su vari argomenti, allattamento, svezzamento, etc... in particolare quello sull'allattamento è utilissimo, vai con il tuo pargolo anche di pochi giorni di vita e loro ti spiegano come attaccarlo, come favorire la produzione etc... sono ostetriche davvero molto molto brave!

Una parte del costo del parto in casa è coperta dallo stato, che ti da i soldi che darebbe all'ospedale per il tuo parto. Non copre tutto, ma è sicuramente un aiuto!

Ciao,
Rossella

adoma ha detto...

Scusa, mi ero persa il tuo post precedente in cui parli del Nido :)

Follie Di Mamma ha detto...

ecco appunto...il NIDO..mi hanno appena chiamata. Costo totale per apertura cartella, visite ostetriche prima e dopo parto + parto a domicilio: totale 3000 euro circa. Somma rimborsabile: 1200 euro.
Purtroppo al momento non ce lo possiamo permettere.
sarà per il prossimo figlio! Rimango comunque dell'idea che sia una scelta bellissima. E in ospedale (che poi al Bentivoglio è molto intimo come reparto maternità) mi immaginerò di essere a casa... :))

Adoma...ma siamo della stessa città!!!!!! ci dobbiamo conoscere eh! :D

adoma ha detto...

E il parto in casa maternità per caso costa meno? Accidenti ai soldi!!! Mi dispiace molto... si, magari per il prossimo bambino. Anche a me hanno parlato molto bene di Bentivoglio, ma quando ho partorito abitavamo a pochi km dal Maggiore, dove comunque mi sono trovata molto bene!

Mi piacerebbe un sacco conoscerti, ti seguo praticamente da quando frequento Mad, va a dire circa estate 2008... quando hai annunciato la tua gravidanza mi è venuto il magone, giuro :)

Noi abitiamo in provincia, a San Matteo della Decima, non so se lo conosci. Chissà, magari dopo che avrai partorito faremo conoscere le nostre pargole... mi è capitato di andare alla sala bebè in sala borsa, è molto carina e la mia bimba si è divertita molto :) E' anche un posto carino dove fare quattro chiacchere tra mamme.

Un bacione,
Rossella

Follie Di Mamma ha detto...

non ho chiesto perché il mio scopo era farlo a domicilio, altrimenti tanto vale farlo a bentivoglio che dista pochi km da dove vivo (granarolo)...ma non ha importanza, non mi abbatto. Il rpossimo parto sarà in casa e intanto da queste testimonianze ho capito che lo stato mentale è tutto. Sono convinta che andrà tutto bene comunque.
Grazie per la dritta sulla sala borse, non sapevo nemmeno ci fosse un centro ricreativo per bimbi....mi sa che ti dorvò chiedere un bel pò di cose perché in 6 anni qui a BO ho visto ben poso!!! :S
ci sentiamo su mad a questo proposito ;)
grazie per il tuo sostegno! :*

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