sabato 4 giugno 2011

Lettera che (forse) non leggerai mai....

Non la leggerai mai perché conoscendomi, fra qualche mese, o anno, o forse fra qualche giorno, questo blog non esisterà più.
Però. Non si sa mai. Forse rimarrà qui in eterno, come l'altro, che potrai leggere per farti due risate sui tuoi genitori, anche se a pensarci bene forse è meglio di no. Potresti usarlo contro di noi quando ti proibiremo di fare certe cose.

Comunque, ecco. Mi presento, io sono la tua mamma (mi fa strano scrivere mamma e pensare che stia indicando la sottoscritta). Ti avverto da subito: non sono una persona semplice. Spero che del mio carattere tu non prenda: l'incoerenza, l'insicurezza, la misantropia, l'insofferenza, la permalosità e la tendenza alla depressione. Sì ecco, descritta così, potresti pensare di esser stata sfortunata, spero proprio che tu non sia capace di sentire le mie parole prima ancora che siano scritte su questo blog, potresti aver voglia di non uscire mai.


In realtà ho anche lati positivi, sono curiosa, amo l'arte, la natura, ho una bella voce (pare, perché io non sono in grado di apprezzarla) e il dono di saperla usare, sono umile, sono intelligente e aperta alle idee altrui, sempre pronta a cambiare opinione e sono tendenzialmente anticonformista (che poi, sarà un pregio?). Per niente orgogliosa, sono autocritica e autoironica. So anche essere simpatica se mi sforzo e in mezzo alla gente posso anche sembrare a mio agio e in grado di controllare perfettamente la situazione e il ruolo di leader o di host. So far tutto se mi ci metto, qualsiasi cosa io decida di fare, la faccio discretamente (a parte disegnare, ecco, in quello sono assolutamente negata).

Ma soprattutto sono sensibile. Ecco, non so quanto questa caratteristica possa rientrare nella categoria dei pregi perché la mia sensibilità spesso si è rivelata coglionaggine (non si dicono parolacce, hai ragione, scusami)..
Sai, della serie che non so dire di no, che mi faccio in 4 per gli altri con la speranza di sentirmi gratificata (ma le gratifiche non arrivano quasi mai) perché ho un tremendo, incontenibile bisogno di essere amata. Sì beh tutti hanno bisogno di essere amati, penserai tu, ma in me ha quasi preso una forma patologica da quando sono piccola. Tutto ciò che ho fatto finora, l'ho fatto per ricevere amore. Amore dagli amici, amore dai miei genitori, amore da chi ascolta la mia musica, amore dagli uomini eccetera eccetera. Ma una cosa che non ho mai cercato, e solo oggi mi rendo conto di quanto io abbia sbagliato, è l'amore da me stessa. O per lo meno, penso di non amarmi abbastanza, di non accettarmi così come sono. Consapevole dei miei limiti e incapace di superarli. Anzi, cosciente di esserne capace ma di non averne voglia. Ecco, dimenticavo un'altro lato di me che vorrei tu non prendessi: la pigrizia. Perché se la tua mamma non fosse irrimediabilmente pigra, forse a quest'ora non starebbe qui a scrivere questa lettera dopo aver passato le sue ultime 4 ore a fissare il soffitto e a pensare a cosa fare, facendo così passare il tempo e quindi decidendo di non fare niente, se non di scrivere una lettera che forse non leggerai mai.

La verità è che mi annoio. Non in questo momento solamente, ma in generale. Sono una che si annoia e si stanca di tutto. Che la mia vita dovrebbe essere spericolata, dovrei venir trascinata da un manager che mi mette nell'auto dai finestrini neri che mi porta al jet personale per il prossimo live in Giappone. Su un palco, unico luogo dove non mi annoio. Mi annoiano gli aperitivi, i discorsi che non hanno nessuna utilità, che poi.  Nessun discorso è realmente utile. Mi annoiano le uscite tanto per uscire. Della serie "facciamo una passeggiata, andiamo in centro!. Che due palle. Conosco a  memoria questa città. 
Che in realtà dovrei poter viaggiare 365 giorni l'anno e vedere posti nuovi e facce nuove ogni giorno. Ma così non è e non può essere, quindi mi annoio.
Mi annoiano gli sport, dovrei cambiarne uno ogni settimana. Mi annoia la TV ma a volte sembra meno noiosa della mia vita. Mi annoiano le telefonate perché dopo un pò non so cosa inventarmi per riempire i silenzi che mi mettono in imbarazzo. E mi imbarazzo spesso, mi sudano le mani, divento rossa e mi trema la voce prima di dover affrontare qualcosa di troppo grande per me. Sia anche una telefonata importante ad un'agenzia importante.

Quest'analisi di me stessa è effettivamente molto negativa e rischio di spaventarti. Ma questo è un lato nascosto e che esce allo scoperto solo quando sono sola. Perché tanto amo la solitudine quanto la odio.
Sono profonda, rasento il misticismo, faccio pensieri che sfociano in domande che non hanno risposte. Mi lamento di essere quella che sono ma non riesco a non esserlo. Vorrei amare i miei difetti e amarmi fisicamente ma non ci riesco. E allora cerco conferme dagli altri.

Però amore, questa ero io fino a qualche anno fa, poi ho conosciuto tuo padre e grazie a lui ho fatto più o meno pace con me stessa. Guardandomi attraverso i suoi occhi, ho imparato ad accettarmi così come sono. Mi sento protetta dal mondo esterno e da me stessa perché laddove le mie debolezze mi rendono infelice, lui riesce a scuotermi e a farmi combattere i miei demoni. Mi dà la forza necessaria per amare la vita e trasformare la noia in ispirazione artistica. Sì, il tuo papà è un artista e non vedo l'ora che tu sia abbastanza grande per apprezzare la sua scrittura e la sua mente. 

Ultimamente mi capita di pensare a cosa vorrei per te, a come desidererei tu fossi. Non tanto fisicamente, anche perché diciamoci la verità, l'immaginazione e la realtà non potranno mai corrispondere quindi perché perdere tempo? Ma pensare ai tuoi tratti caratteriali, quello sì. E se tu potessi prendere il meglio di me e il meglio di papà, saresti una bambina ed una futura donna invincibile e vincente. Che poi, io prometto di amarti così come sarai. E di non pretendere amore da te, ma di dartene incondizionatamente. Vabbeh insomma, non è vero, auspico con tutto il cuore che tu sia tanto attaccata a me quanto io lo sono già nei tuoi confronti. Però prometto di non farti sentire in colpa se non mi regalerai le attenzioni che mi aspetto. Mi sembra un'ottimo compromesso che ne dici?

Ah, e per quanto riguarda la noia, sono sicura che con te non avrò nemmeno il tempo di "pensare di essere annoiata". E quando da dietro l'angolo questa carogna tenterà di assalirmi, la schiverò con maestria perché con me ci sarai tu, la mia opera migliore, il mio miglior concerto, il più bel paesaggio mai visto e la più bella vita mai desiderata.

Scusami se ti ho annoiata con questa lettera sdolcinata. Giuro di non farlo mia più. :-)

(sono anche un pò bugiarda e cambio spesso idea, forse potrei rifarlo.)


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